23.9.07

la mia prima volta!

La prima volta si ricorda sempre, non è vero?

Infatti, nemmeno a farlo apposta, il mio primo giorno di vita è stato a dir poco memorabile (traduzione libera dal volgare “catastrofico”) : un computer morto dopo due minuti di log, la scheda video impazzita e altri sottolivelli esistenziali in piena crisi atomica.

Era evidente che un povero laptop vecchio di due anni come il mio non avrebbe retto un tale sforzo, perciò abbandonai quasi subito l’idea di usarlo per i miei fini poco etici ma molto estetici (bhé..spendere milioni di lindens in vestitini virtuali non è proprio esempio di sanità mentale). Un mese dopo eccomi a ritentare la fortuna con un pc da tavolo..ed eccole : le porte del paradiso finalmente si aprono.

Ora, sapendo che la mia vita si svolge tutta intorno a due grandi poli (mangiare/bere/respirare e lavorare a Silent Hill [è una lunga storia..per farla breve : io può, tu non può….]) i diavoletti della Linden Labs dove potevano farmi nascere, se non a Braunworth? Ovvero l’isola che ospita Little Silent Hill? Ovvero l’unico infohub dotato di radio a musica industrial 24h/24 ?

Qualcuno lassù mi ama.

Ma non troppo:

Cosa dire, di certo non mi aspettavo di tramutarmi in un omino verde poco conforme alle norme CEE e, soprattutto, offesa alla pubblica decenza .

E qui va il mio primo ringraziamento a quel gran pezzo di pixel che con santa pazienza passò l’intera giornata a spiegarmi il cosa-come-maperchè? di Second Life (ovvero come non farsi prendere da una crisi ipoglicemica davanti a quella miriade di poseballs rosa e blu) : perciò grazie a Leigh DuCasse, ovunque e chiunque tu sia (ma sei o non sei?).

Passate le prime ore di completo smarrimento tra popups , finestre, inventari, menu, sottomenu e sottobicchieri .. mi sono finalmente decisa a muovermi verso Little Silent Hill ovvero la mecca del divertimento morboso di chi, come me, spenta la console sente il bisogno di accendere il pc per aprire quelle dannate porte che “sembrano rotte” o che “non si apriranno mai” o ancora “non è qui che devo andare” , per non dimenticare poi “c’è una strana forza che tiene chiusa questa porta”.

Bhè lo smacco qua almeno è stato più subdolo: quasi a sottolineare l’eterea consistenza del male cosmico mi si para davanti un muro invisibile (“no entry” non esiste nel mio vocabolario) che impedisce l’accesso alla familiare meta turistico-lacustre (questa fa tanto guida Michelin). Ma certo! Senza carta di credito dove speravo di poter andare? Ma siamo matti? Ma Veronika!

E fu così che i miei dindini mi spianarono l’entrata.



V.


1 comments:

>E fu così che i miei dindini mi spianarono l’entrata.<
ah sono questi i messaggi che lanci a chi ti legge? sono queste le lezioni di vita che vuoi impartire al world wide web?
sciagurata!!!!

***

Labels

4 8 15 16 23 42 80s 8f8 90s abandoned abc academy actualitè aesthetic aggrotech agosto ahnue heartlight alien. dance amberville ambient amici amitomo anger animation ao arc du triomphe art asian associazioni axolotl bakumatsu obakeyashiki ballare bar bello betamax black kite blogger boardwalk body language challenges chemgnosis gallery cica ghost cinematic city closing club club 95 club industry club predator club zero colours comfortable conceptual contemporary cosy crazy creepy crypt cute cyber cyberpunk dance dancer daphne arts dark dcs death valley dementophilia desert disaster disneyland dj dj damon dog donazioni dramatic dream dreamy dross dubhna rhiadra ebm ed electro esperimento eternal dream exibhit fail fair fairy fall fallout fanatik fantasmi favole federico sosa fiabe fire flickr foto france free freebies french fun funny furry future game gatcha ghost giappone goodbye gothic gothic. macabre gratis grid grunge gruppi haikei hair fair halloween hangout haunted haunted mansion healing help hidden hive home horror hospital hunt ibi industrial insane installation iskye silverweb island isola japan japanese japanese horror la defence land lasers last eden lavoro lazers LEA learn lick sims design lighthouse Linden live local loss lost lounge lsd madpea mainland mesh meshes miami midori milla jovovich mirror mourning movie moving museum music negozi neon neon joint night nightmares nineinchnerds niubbaggine no man is an island noise notre dame oceanic off the wall old orientation outlet paris paris 1900 paris 2000 pastel paura peaceful photos pink pink room pink salon pollux poses poteto prices prison prizes progetti props pub rachel breaker rant re movie region relax resident evil retro retrowave rezzable ride ritratto rockabilly roleplay rpg sandbox sandman sarah nerd sci-fi scifi seaside second life secondlife seraphim shadow things shinrei shop silent hill sim skin skin job slgroups small cozy places social network sogno solitudine spring stuff submarine subway sudare gami town summer synthetik synthpop tears tentacles the hive the vordun tokyo torcia tour eiffel trb twisted ueno ukiyio-e unacademy unia urban vampiri vaporwave vestiti village vintage wastelands water whatever windows 95 wolfsongs wonderful zucche